Responsabile
Prof. Gianfranco Pancera
ASCO American Society of Clinical Oncology
ESMO European Society for Medical Oncology
AIOM Associazione Italiana di Oncologia Medica
Il reparto di Medicina Generale della Casa di Cura Igea è un moderno reparto ospedaliero di 10 letti che offre ai pazienti una completa gamma di prestazioni diagnostiche sia strumentali che di laboratorio.
“Prendersi Cura” è un atto nobile, alla base della interazione dell’uomo con i propri simili. Quando la malattia colpisce un proprio familiare “prendersi cura” di lui è qualcosa di innato, tutti noi vorremmo che col sacrificio e la commozione nell’assisterlo si arrivasse a una completa guarigione.
Tutto questo, come sappiamo, è essenziale per chi soffre, ma non basta.

Sono indispensabili le terapie che solo un Ospedale del XXI secolo può attuare, con miglioramenti continui nell’organizzazione del lavoro, nell’acquisto di moderne apparecchiature, nell’aggiornamento continuo del proprio personale, nel confronto quotidiano con le altre strutture sanitarie. Chi si occupa di Sanità sa che negli ultimi 30 anni è cambiato molto; oggi chi deve ricoverarsi ha spesso un’età media superiore a 75 anni, è affetto da molte malattie croniche, che spesso si riacutizzano, necessita di assistenza avanzata che al domicilio non potrebbe avere; pertanto si parla di “anziano fragile”, ad indicare una persona in difficili condizioni generali, a rischio di complicanze a cascata, che solo una struttura aggiornata può affrontare.
Se intere generazioni di persone continuano a riporre fiducia nelle nostre cure è evidente che non può essere né un caso né un’apparenza, ci deve essere ben altro alla base:
- c’è aggiornamento e competenza del personale sanitario
- c’è ricerca continua dell’apparecchiatura migliore, che garantisca precisione diagnostica
- c’è comunicazione: la professionalità del nostro personale sanitario passa attraverso l’ascolto della persona ricoverata: con pazienza, con comprensione del livello culturale dell’interlocutore, con vicinanza affinché ci si guardi negli occhi, con un tempo dedicato appositamente, spiegando il perché della somministrazione di questo o quel farmaco
- c’è storicamente molta attenzione all’alimentazione, in Casa di Cura Igea crediamo nei principi di una sana alimentazione e i nostri ospiti lo sanno: il menu può essere personalizzato a seconda di precise necessità dietologiche e/o di prevenzione, con chiare istruzioni in dimissione, per continuare al domicilio
Tutto questo non si improvvisa. Crediamo nel nostro lavoro, lo svolgiamo da sempre con dedizione e partecipazione. La nostra esperienza e professionalità sono testimoniate, come dicevamo, dalla fiducia che intere generazioni di persone hanno riposto nelle nostre cure, fino a culminare in un riconoscimento ufficiale che solo le migliori strutture sanitarie ottengono: la certificazione UNI EN ISO 9001/2015
Al suo interno è attivo il servizio di gastroenterologia ed endoscopia digestiva: questa specializzazione medica si occupa della diagnosi e della terapia delle patologie dell’apparato digerente ed è in continuo progresso grazie alla ricerca e a nuove tecnologie adottate dal personale, come ad esempio l’endoscopio: si tratta di un tubo flessibile con una microcamera a fibre ottiche impiantata su una estremità, che permette al medico di controllare su un monitor le condizioni di esofago, stomaco, duodeno ed intestino. Questa apparecchiatura consente anche di effettuare prelievi bioptici e dei veri e propri interventi come polipectomie, trattamento di stenosi e rimozione di corpi estranei, trattamento di emorragie digestive e asportazione di calcoli e vie biliari. E’ inoltre una metodica ormai indispensabile per la prevenzione delle patologie tumorali dell’apparato digerente. L’endoscopia è effettuabile sotto sedativo e con assistenza anestesiologica, in regime di ricovero.
Nel reparto di Medicina Generale è attivo il servizio di Oncologia Medica.
“E’ un dramma diabolico e affascinante, che ci colpisce molto più di qualunque altro processo vitale perché sconvolge il nostro senso innato dell’ordine e della legge, che è la base dell’Universo, come noi lo concepiamo, e della nostra vita di essere sociali”.
Per noi dell’Equipe di Oncologia queste parole, scritte dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini alla sorella Paola (“Cantico di una Vita”, 1951), sono sempre state fonte non solo di ispirazione, ma anche di riflessione: sui tumori scriveva infatti la Montalcini che “pari importanza hanno l’aggressore e l’aggredito”, cioè la persona che prima era sana e ora si ritrova malata, spaventata, con un futuro che forse non avrà più.
Molti anni sono trascorsi dal pensiero della grande scienziata ma in Casa di Cura Igea continuiamo a riflettere su questo, perché sappiamo bene che ogni persona ammalata di tumore vive diversamente la propria sofferenza.
In Casa di Cura Igea siamo consapevoli del difficile compito che quotidianamente ci aspetta: ridare il futuro alla persona che ha da poco scoperto di avere un tumore.
È un compito lungo e delicato, a volte disagevole, che va affrontato a tre: la persona ammalata, i familiari con il loro affetto e tutta l’assistenza che noi dell’Equipe di Oncologia siamo in grado di offrire.
Il risultato è il nostro modo di curare, volto da un lato a salvaguardare l’ammalato come persona, dall’altro a impiegare sia le tecniche chirurgiche standard (sempre più mini-invasive), sia le più avanzate cure farmacologiche.
In tema di cure anti-tumorali è questo un periodo di grande trasformazione. Grazie all’identificazione degli intimi meccanismi cellulari e agli studi sul DNA umano i farmaci moderni sono molto più potenti e meno tossici della classica chemioterapia, secondo una “oncologia personalizzata” o di precisione, che si può tradurre nel farmaco giusto al momento giusto e per un periodo giusto.
Sulla base delle specifiche caratteristiche biologiche e molecolari l’équipe di oncologia stabilisce il programma di cura mirato, in un panorama in continua e veloce innovazione, per cui un tumore può mostrare diversa prognosi e diversa risposta ai farmaci proprio a seconda di tali caratteristiche. Una consolidata e attiva collaborazione con l’Istituto Nazionale dei Tumori contribuisce inoltre a mantenere l’approccio terapeutico sempre aggiornato agli standard terapeutici più recenti.
Dopo aver affrontato questo percorso, tutto ciò che noi vorremmo è poter scrivere sulle nostre cartelle la parola “guarigione”; al termine del ricovero la persona ammalata non viene abbandonata, bensì seguita in ambulatori dedicati, al fine di poter offrire ulteriori cure (se indicate), o tutti i controlli programmati nella fase libera da malattia, fino al riaffidamento al Medico di Medicina Generale nei casi di guarigione.